L’ESODO

Olenivka – Repubblica Popolare di Donetsk (Donbass – Ex Ucraina) – 2018. In fila per attraversare il fronte verso l’ Ucraina.

 

OLENIVKA – Il passaggio del fronte Ucraina/DPR e DPR/Ucraina è un problema che molte persone si trovano ad affrontare. Prima di parlare delle motivazioni, penso sia giusto chiarire il funzionamento di questo passaggio.

Ormai l’Ucraina è divisa da un fronte che la separa dalla Repubblica Popolare di Donetsk. E’ caratterizzato da una linea di trincea per ognuno dei lati, con una striscia di terreno tra le due, chiamata zona grigia, che praticamente è terra di nessuno. Semplicemente non appartiene a nessuno dei due.

Per attraversare il fronte da una parte o dall’altra bisogna attraversare diversi checkpoints militari, la zona grigia e nuovamente checkpoints dell’ellesercito opposto.

Personalmente per raggiungere Donetsk e poi Kiev, passando il fronte, ho attraversato più di tre checkpoint per parte. Il ritardo dei miei attraversamenti è stato causato soltanto dai vari controlli personali e dei bagagli. L’accredito stampa di entrambi i governi mi ha dato la possibilità di non fare la fila, ma la gente che aspettava, sia in piedi che in macchina, era tanta, e coloro che hanno più problemi sono gli anziani.

Altro problema è che i checkpoints la sera chiudono, approssimativamente tra le 18:30 – 19:00. Quindi, quando avviene la chiusura, molti devono tornare indietro per scelta o per obbligo perchè è pericoloso, dovendo iniziare la fila da capo il giorno dopo e, nel caso DPR, dopo il coprifuoco che finisce alle 5:00. Ci sono casi in cui si rimane nella zona grigia e spesso i militari cercano di aiutarli a passare perchè è folle passare la notte lì. La notte il conflitto si accende e diventa cruento. Altri che sono bloccati tra un checkpoint e l’altro scelgono di passare la notte lì. I controlli sono molto severi e ridondanti, ma funziona così.

Molti non hanno la macchina e attraversano a piedi. Prima di tornare a Kiev sono state ferite 3 persone da proiettili mentre attraversavano il fronte, per fortuna niente di grave. Ciò penso dia un senso al nome che ho dato a questo post!

Adesso la domanda che viene da porsi è il perchè di tutta questa trafila. Un motivo immaginabile, e forse il più semplice, è che molti attraversano semplicaemente per visitare parenti che si trovano dall’altra parte, o per meglio dire, sono stati divisi dalla guerra. Altri motivi sono il lavoro, medicinali, generi alimentari, vendita di auto o altro. Le motivazioni sono tante, ma una molto discussa è la riscossione della pensione in entrambi i lati. Sono poche le persone intervistate che lo ammettono.

Il problema stà nel fatto che sia l’Ucraina, sia la Repubblica Popolare di Donetsk, considerano i cittadini che vivono sul territorio della DPR facenti parte del proprio governo.

L’Ucraina considera il territorio dei separatisti come occupato illegalmente, quindi per il governo i cittadini che vivono lì sono ancora cittadini Ucraini. Per quanto riguarda la DPR, giustamente, considera i cittadini che vivono nel proprio territorio facenti parte del loro governo. Tutto ciò che ne consegue è che: La DPR vuole pagare gli stipendi alle persone perchè fanno parte del loro paese, mentre il governo Ucraino è disposto a dare la pensione sotto determinate regole.

Dunque, molti riscuotono la pensione da entrambi i lati, circa 40-50 dollari per parte che, anche se il costo della vita è più basso, è una miseria. I residenti nella DPR devono ricevere lo stato di IDP: Internally Displaced Persons, praticamente uno stato di rifugiato di guerra, ma ancora residente nel proprio paese. Queste persone, per ricevere la pensione, devono ottenere questo stato attraverso dei controlli e poi fare la richiesta. Inoltre, hanno l’obbligo di visitare il territorio Ucraino almeno una volta ogni 60 giorni, un grosso problema per molti anziani, tra i quali molti non hanno una macchina.

Infine, alcuni cercano in qualche modo di ricevere la pensione anche non essendo idonei, ma come biasimarli!